Le prime pagine dei quotidiani di oggi fanno emergere una realtà completamente dissonante nel mondo dell’informazione italiana rispetto a quelle che sono le vere priorità che avremmo dovuto riscontrare sulla stampa nazionale.
La priorità si chiama terrorismo: sono stati trovati nel centro di Venezia ed arrestati tre giovani intenti a produrre un attentato. E quanti altri gruppi di potenziali terroristi sono nascosti nei nostri fragili centri storici?
Vogliamo alzare il livello di soglia da parte della popolazione che deve incominciare a studiare i sospetti del pianerottolo?
Cari amici vicini e lontani di casa, vogliamo aprire gli occhi?
No signori! “Noi preferiamo parlare” di Trump in termini macchiettistici che è partito alla guerra della vespa.
Ebbene sì perché il Wall Street Journal, lo stesso grande quotidiano schieratissimo per Hillary Clinton, ieri ci ha messo a conoscenza che Trump ha delle nuove misure protezionistiche.
Ed allora ecco che la notizia del giorno diventa Trump intento a fare la Guerra della Vespa, con ovviamente forti ripercussioni negative sul nostro Made in Italy.
Lanciamo la bomba; eccolo il terrorismo che fa paura, che uccide le imprese.
Facciamo ancora un po’ di razzie d’impresa, distraendo i nostri imprenditori dai problemi veri quali l’Euro due.
Quello sì che toglierà i soldi in tasca alle imprese intente a rimanere in Italia, meglio andare a produrre in Germania.
Ma questo non lo diciamo; meglio continuare ad attaccare Trump e le sue frasi ad effetto.
Questi atteggiamenti politicamente scorretti sono anche accompagnati da una serie di silenzi, perché Trump non ha ancora parlato di mettere dei dazi; anche perché chi mette dei dazi finisce con il pagare dei prezzi più alti, ma, questa è un’altra storia.