La professione dell’investigatore, spesso, non è valorizzata a causa delle molteplici leggi, norme e regolamenti pubblici vigenti.
Il fatto che in Italia lo spionaggio è illegale, mentre è possibile il controspionaggio, non toglie all’investigatore professionale un’attività, anzi la valorizza, attraverso azioni preventive destinate alla pubblica sicurezza, la difesa del patrimonio, della persona e della proprietà.
Tuttavia, le due attività sono difficili da contestualizzare e il confine è talmente labile che spesso si rischia di sconfinare nello spionaggio, rischiando, quindi, di incappare in una procedura penale poco simpatica.
Per questo, se non ci fidiamo appieno del nostro partner, o se vogliamo sapere se davvero i nostri figli vanno a scuola, è necessario rivolgersi ai professionisti del settore spionaggio che, nonostante le limitazioni, grazie alla loro licenza, possono in tranquillità avviare le ricerche e raccogliere le prove necessarie affinché si arrivi alla verità. Tali informazioni, essendo raccolte da un professionista, quale è l’investigatore privato, appositamente autorizzato, potranno essere accettate dal giudice che presiede il processo, costituendo, quindi, una valida prova.
Da qui puntiamo l’evidenza sulle attività della FEDERPOL, la Federazione Italiana degli Istituti Privati per le Investigazioni le Informazioni e la Sicurezza che è presieduta in Lombardia dall’investigatore Luciano Ponzi. La Federazione, istituita nel 1957 da alcuni investigatori privati ed oggi primaria associazione di categoria, svolge un’azione meritoria in quanto esplicativa di un’attività che va a sostegno dell’interesse nazionale e alla sicurezza delle persone e dei patrimoni.